PILLOLE DI CINEMA - NON APRITE QUELLA PORTA (1974) DI TOBE HOOPER - Il ballo solitario di Leatherface
Uno dei principi che da sempre guida il lavoro di Cinepeep è che lo spettatore, se desidera comprendere a pieno i meccanismi del cinema, ha il dovere di entrare nei territori oscuri della settima arte senza la protezione della perfezione formale e della legittimazione storico-accademica; questo fà di Non aprite quella porta un film imprescindibile nel panorama horror anni 70 (insieme ad autori come John Carpenter, Sam Raimi, Wes Craven, David Cronemberg ecc) e dell'intera storia del cinema.
Leatherface si distacca dalla canonica rappresentazione del serial killer in quanto mette in scena il puro istinto animale privo di qualsivoglia cultura o inserimento sociale. Non esistono le turbe psichiche del Dott.Lecter (Il silenzio degli innocenti, Jonathan Demme - 1991), la devianza sessuale di Hans Bekert (M Il mostro di Düsseldorf - Fritz Lang, 1931). Leatherface è del tutto privo di un passato con il quale empatizzare o un'intenzione carica d'odio dalla quale difendersi.
Non aprite quella porta è saturo di un orrore creativo (e quindi efficace perchè non stucchevole) rappresentando l'oppressione di un mondo chiuso in sé stesso e privo di speranza ma, al tempo stesso, difficile da dimenticare.
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Claudio Suriani Filmmaker